Il nostro Istituto
In una società in continua trasformazione ed evoluzione basata e proiettata sempre più verso una logica del miglior prodotto per un maggior profitto, la scuola assume un ruolo determinante per la formazione culturale ed educativa dell’individuo.
Infatti essa opera affinché al fanciullo siano dati quegli strumenti metodologici, quelle abilità, capacità necessarie per poter porsi in un atteggiamento critico nei confronti della società, per poter essere in grado di padroneggiare ed interpretare la realtà che lo circonda.
Pertanto, la scuola viene considerata strumento ed organo privilegiato per il miglioramento dell’educazione e della società. Offre inoltre la possibilità di vivere esperienze in un clima di collaborazione e cooperazione, esperienze vive, valide, in quanto inserite in un continuum educativo, coinvolgenti perché basate su reali interessi del fanciullo, scientifiche poiché improntate sul metodo dell’osservazione, dell’analisi, della deduzione, della sintesi al fine di far scoprire, astrarre, interiorizzare, valutare quei principi che consentono al fanciullo di formulare ed organizzare la propria esistenza.
Il fanciullo deve avere sempre più occasione di assumere responsabilità, di prendere decisioni, di poter sperimentare esperienze di lavoro di gruppo offrendo il proprio aiuto ed accettando il sostegno degli altri, mantenendo la propria personalità, arricchendo con il proprio contributo il gruppo stesso.
La nostra scuola sostiene l’allievo nella sua graduale e progressiva conquista di autonomia di giudizio, di scelte, di assunzione di impegni e gli offre la capacità per inserirsi attivamente nella realtà circostante, cosciente dell’importanza delle fondamentali norme di convivenza democratica, del rispetto reciproco dell’ambiente e del riconoscimento dei valori di uguaglianza e accettazione delle diversità. La scuola Santa Dorotea intende porre le premesse in campo scolastico di una crescita integrale dell’alunno, con la salvaguardia dei principi fondamentali, perché “il valore della democrazia sta o cade con i valori che essa incarna e promuove” (Giovanni Paolo II “Evangelium vitae”, nr. 70).
I binomi inderogabili Dio-Uomo Fede-Scienza fanno da supporto e pongono la premessa della priorità dell’essere sull’agire. Le famiglie che iscrivono i figli, si aspettano che proprio le strutture educative, tali per scelta, si liberino da pregiudizi e da interferenze dovute spesso all’adeguamento passivo, a pressioni indebite che minacciano di soffocare ciò che è loro proprio: il profetico autentico che né la tecnologia, né la cultura del benessere potrà mai creare.
Spazi e ambienti
La nostra scuola ha la fortuna di avere degli spazi molto utili e preziosi ai fini dell’apprendimento e del divertimento dei bambini. Ecco alcuni assaggi del nostro giardino esterno con tutti i giochi e alcune delle nostre aule
La Storia
Il 21 giugno 1836 ha inizio in Montecchio Emilia la pia Opera detta Casa di S. Dorotea in Villa Costa al civico 315, che si propone di educare ed istruire “piccole ragazzette” di condizione povera.
L’iniziativa fu promossa da Don Vincenzo Ferrari, prevosto di Montecchio.
I mezzi di sussistenza provenivano dal lavoro delle volontarie, dalla generosità dei concittadini, dalle contribuzioni del parroco e dal Duca di Modena Francesco IV d’Este che più volte visitò l’Istituto, elargendo poi un sussidio annuo per l’adeguamento del fabbricato e la costruzione di una mura di cinta che ancora lo protegge.
Il 13 settembre 1876 il vescovo di Reggio Emilia si recava presso l’Istituto per riconoscere ufficialmente la nascente congregazione e la Pia Opera di Santa Dorotea.
La fusione della congregazione di S. Dorotea in Montecchio con la congregazione delle Suore Dorotee della Frassinetti avvenne con Decreto in data 6 febbraio 1967 con l’unica denominazione “Suore Maestre di Santa Dorotea”.
Col passare degli anni l’Istituto Santa Dorotea si è delineato sempre più come scuola dell’infanzia e primaria su richiesta delle famiglie della realtà locale.
I valori condivisi
Vi sono valori irrinunciabili che caratterizzano l’Istituto Santa Dorotea:
L’educazione deve essere senz’altro finalizzata alla piena maturazione dell’uomo e, pertanto, la nostra scuola non può fare a meno di riferirsi ai valori della grande tradizione umanistica e cristiana del nostro Paese e dell’Europa.
La formazione dell’uomo e del cittadino esige una scuola dove il sapere serva per la vita, dove, accanto alle competenze e alle conoscenze operative, siano presenti i riferimenti ideali ai valori che emergono dal vissuto personale e sociale.
In questo discorso la dimensione religiosa e quella morale sono ineludibili. L’offerta formativa deve tener presente la nativa disponibilità dell’essere umano all’esperienza religiosa, la cui proposta è essenziale per la formazione della persona, che ha bisogno di sapere chi è, dove va e qual è il fine della sua esistenza.
Ogni progetto formativo, se vuole essere innovativo, deve tener presente che l’esistenza non è solo un sistema da capire intellettualmente, ma un mistero da discernere nei suoi profondi significati umani, spirituali e sociali. Per questo la scuola deve dare ai bambini e ai ragazzi la competenza per operare sintesi creative e stimolarli a positive ricerche di significati. La scuola persegue l’obiettivo di aiutare l’allievo a ricercare la propria identità con l’intento di formare una persona consapevole delle proprie possibilità e responsabilità.
La scuola favorisce la formazione sociale, affettiva e morale dei bambini attraverso percorsi strutturati, organici riconoscibili inseriti nelle discipline e negli ambiti trasversali.
La progettazione educativa porta quindi a rendere significativo e motivato l’apprendimento, a restituire protagonismo al bambino. “Il bambino e l’alunno devono senz’altro essere posti al centro di ogni attività, ma le attività devono essere finalizzate a promuovere e garantire condizioni favorevoli che permettano ai soggetti di crescere come persone libere e partecipi, chiamate ad aprirsi al dialogo con se stesse, con il mondo e con Dio.
Occorre non soltanto addestrare i bambini e i ragazzi, ma accompagnarli attraverso un rapporto interpersonale, un dialogo aperto e cordiale. Occorre rendere i ragazzi capaci di coniugare cultura ed esperienza quotidiana perché sappiano elaborare un proprio progetto di vita”. Tutto ciò, nella scuola italiana, non è affidato a decreti e circolari ministeriali, ma solo alla preparazione e alla disponibilità educativa delle maestre e dei docenti.
Alle insegnanti dell’Istituto Santa Dorotea è richiesta una solida formazione umana e intellettuale e capacità di oltrepassare gli steccati burocratici e i contenuti talvolta esasperatamente tecnologici per arrivare a proposte educative mediante progetti che tengano conto della totalità della persona.
Chi lavora nella nostra realtà sociale deve riprendere il dialogo e le relazioni con i fanciulli e i ragazzi, porre attenzione al mondo dei bambini, degli adolescenti, dei giovani, mettersi in ascolto delle loro esigenze con una reale sensibilità educativa, lasciandosi interpellare e facendosi anche mettere in discussione.
E’ necessario partire dall’ascolto della domanda educativa interpretata come esigenza di compartecipazione della persona, portatrice di diritti, ma anche di doveri.